MEMORIE ARCAICHE
Stefano Ciaponi
CALIBIZA ARTE NUOVA ORGANIZZA EVENTI, MOSTRE FIERE E RASSEGNE D'ARTE
Una mostra questa, in corso a Livorno presso la Art Gallery durante tutto mese di novembre, che aggiunge elementi nuovi e interessanti nella vasta complessa produzione artistica di Daniele Cerù.
Cerù è un artista famoso in Italia e all’estero, attivo nel campo del fantasy, sia nella pittura che nella scultura, noto per le sue opere che raccontano di paesaggi fantastici e di sinuose figure femminili. Un’arte, tuttavia, che va oltre il fantasy, che diviene strumento per sondare i grandi misteri dell’universo fisico e la profondità della sfera interiore dell’uomo, con i sogni, emozioni, le inquietudini che fanno parte da sempre della sua esistenza, evocando visioni surreali e spesso oniriche.
In questa nuova rassegna, che contiene centocinquanta opere tra dipinti e sculture, pur mantenendo il linguaggio pittorico tipico dell’artista, fatto di elementi geometrici, corpi celesti, immagini della natura, integrati in complessi fantastici di grande forza cromatica, si evidenzia una evoluzione sul piano espressivo, arricchendosi di nuovi contenuti. Rispetto alla grande mostra precedente, tenuta a Pisa, nel 2022, dal titolo Spazio Stellare, che ho avuto l’occasione e l’onore di recensire, queste nuove opere evocano una condizione artistica, meno ottimistica, più sofferta, diciamo introspettiva.
Anche il titolo “Solo” esprime in maniera sintetica ma molto efficacie, un nuovo rapporto dell’artista rispetto ai grandi temi del mondo, che ben si correla ai drammi e alla solitudine esistenziale che l’umanità sta vivendo in questo periodo. La visione positiva di un universo, in cui convivono in armonia elementi della natura, presente nelle opere precedenti, cede il passo di fronte ai drammi della nuova condizione umana, caratterizzata dalla presenza di guerre sempre più cruente e situazioni diffuse di povertà ed emarginazione.
La protagonista centrale di queste nuove opere è ancora Sofia, da sempre la musa e la guida spirituale del pittore, in un percorso che va dalla terra al cielo, un percorso non solo artistico, ma a forte impronta antropologica. Ma è cambiato il contesto e conseguentemente anche i titoli delle opere assumono una valenza diversa.
Alcune di esse sono particolarmente significative. “Si è arrenato il barcone”, che mostra ancora Sofia che sta navigando, non nelle serene immensità celesti, ma piuttosto nella inquietante e immanente condizione terrestre. E poi “Porto una stella” in cui la donna tenta di portare un messaggio di luce nelle tenebre che avvolgono il mondo. E ancora “Solo colori nei vostri cannoni”, il tentativo impossibile di mitigare attraverso il colore l’oscurità della violenza, in una scena dove appaiono inquietanti macchine tecnologiche, immagini che incombono su una natura stremata e sopraffatta. E poi il richiamo di Sofia all’umanità “Venite con me”, salite con me per salvarvi da un mondo che sta precipitando nella barbarie. E infine “Un volo per la pace” in un cielo che si popola di uccelli giganteschi, che non evocano la serenità della colomba, ma piuttosto una epocale invasione, quasi mostruosa, a cui Sofia, divenuta piccolissima, a dorso di un piccolo cammello, assiste impotente in questo scenario di giganti.
Insomma, in questa mostra Daniele Cerù affronta, uscendone egregiamente, una sfida impossibile, quella di esprimere attraverso il linguaggio del fantasy, la cruda e immanente realtà, caratterizzata dal sovvertimento degli equilibri e dei valori fondamentali dell’uomo e della natura, che si vive in questi drammatici giorni.
Prof. Franco Donatini – Università di Pisa
SOLO COLORI NEI VOSTRI CANNONI
SOLO COLORI NEI VOSTRI CANNONI
I DIPINTI
UN VOLO PER LA PACE
SOLO